La Teogonia di Esiodo (metà VIII secolo a.C. – VII secolo a.C.) è la più antica e completa rappresentazione scritta del patrimonio mitico-religioso dell’antica Grecia pervenuto.

La partenza descrittiva del Corpus cosmologico del Poema inizia con: “Da Caos, prima di tutto, venne all’esistenza la Terra e l’oscuro Tartaro nel suo centro, poi l’immortale Eros e poi a sua volta lo Spazio Beante sede dell’Olimpo, da Caos venne poi Erebo e la nera Notte, ecc…”

Da questa prima parte del Poema, si evidenziano 3 distinti ambiti di Origine, ovvero il Corpo Celeste Terra rappresentato da GEA, EROS, che alcuni lo hanno inteso come Amore, di fatto è la manifestazione Agente della Potenza Primordiale, in tutti i suoi aspetti, senza la quale la Generazione non è possibile e NOTTE come Origine degli Aspetti Immutabili.

Nel presente trattato, Sulla Conoscenza degli Antichi, è stata, per la prima volta, schematizzata la struttura completa della Genealogia degli Dei a fronte delle 3 Aree di Origine. Anche il Boccaccio nel suo libro “Della Genealogia degli Dei”, tradotto in Toscano dal Betussi (1647), ripercorre la Teogonia di Esiodo.

Le attività misteriche inerenti alle figure degli Dei e delle Dee e dei loro Culti si perde nel tempo. L’Orfismo è un movimento sorto in Grecia intorno al VI secolo a.C. (circa) intorno alla figura di Orfeo.

Gli Inni rivolti agli Dei del Pantheon sono sempre stati lo strumento per il collegamento tra gli Esseri umani e gli Dei, a noi sono pervenute varie raccolte degli Inni tra le quali le più note sono gli Inni Orfici. Gli Inni in realtà sono di molto precedenti al periodo dell’Orfismo.

Nel presente trattato gli Inni detti Orfici sono stati oggetto di rivisitazione a fronte di testi del 1400 ed altri e riproposti sia nella versione in Latino e sia nella versione in Italiano. Sono stati aggiunti altresì capitoli inerenti al Tempo ed all’Orientamento cui gli antichi praticavano e l’illustrazione degli Aspetti di cui agli Inni detti Orfici riproposti.